ATED06

Consolidamento e Reversal

 

Mi sono reso conto, dai messaggi che ricevo, che è necessario che mi soffermi un attimo per definire almeno le basi della lettura dei grafici. So che per molti di voi sarà una inutile ripetizione di cose sentite innumerevoli volte, per cui vi prego di portare pazienza!

L'idea di base dell'analisi tecnica (almeno di quella 'classica', non parlo - perché non ne so nulla! - degli oscillatori) è che i prezzi dei titoli si muovano secondo dei trend ben definiti, e tendano a mantenere il trend fintantoché non intervenga 'qualcosa' che lo modifichi.

Qualcosa di molto simile al primo principio della dinamica che si studiava a scuola: così come 'un corpo in movimento mantiene il suo stato di moto se non viene sottoposto a una forza esterna', si potrebbe dire che 'un titolo in movimento tende a mantenere il suo stato di moto'

Possiamo pertanto considerare il movimento dei prezzi di un titolo come un trend continuo, interrotto da delle particolari formazioni, cioè da delle aree del grafico in cui i prezzi interrompono il loro andamento più o meno lineare.

Chiameremo queste formazioni di 'consolidamento' se interrompono momentaneamente il trend, e di 'reversal' (inversione) se invece segnano l'inversione del trend.

Ovviamente, tra una formazione e l'altra i prezzi non seguiranno mai un andamento perfettamente lineare ma, rubando ad Edwards-Magee la loro bellissima metafora, avranno un andamento simile a quello delle onde del mare quando la marea si innalza o si abbassa: avremo dei movimenti di crescita e di contrazione, ma in generale ogni momento di contrazione si fermerà a un livello superiore del precedente, mentre i momenti di crescita arriveranno a un livello superiore (questo se il trend è a crescere, se è a scendere varrà ovviamente il contrario)

Riepilogando con un disegnino:

So che il disegno è molto brutto, ma le mie capacità grafiche sono alquanto ridotte…

Ho lasciato volutamente indefinito il contenuto delle aree di consolidamento. Molto spesso le formazioni assumono delle caratteristiche ben precise, che consentono di attribuire loro un nome convenzionale: avremo così triangoli, cunei, bandiere, ecc ecc.

Alcune formazioni si potranno presentare sia come formazioni di consolidamento che come formazioni di inversione. Ad esempio un triangolo può rappresentare tanto una fase di consolidamento che una di inversione, mentre altre formazioni si trovano quasi esclusivamente in una delle due situazioni.

Il vostro obiettivo sarà non soltanto di essere in grado di identificarle, ma di costruire intorno a loro delle strategie profittevoli.

Saluti a tutti

GK


NOTA

Spesso mi viene chiesto quali libri consiglierei ad un aspirante lettore di grafici. La risposta è facile, e presumo che molti vi direbbero le medesime cose. Si tratta di due libri in inglese: non so se esista o meno un versione italiana, ma se qualcuno di voi la scoprisse, fatemelo sapere che ne pubblicherò gli estremi

Edwards - Magee -- "Technical Analysis of stock trends"

Questo è il classico dei classici, il primo testo completo relativo alla lettura dei grafici. Ma nonostante sia vecchio più di cinquanta anni, secondo me è una lettura indispensabile. Qui troverete spiegata, in modo molto più approfondito e chiaro di quanto possa riuscire a fare il sottoscritto, tutta la teoria dei grafici.

William Jilead -- "How charts can help you in the stock market"

Molto più leggero del primo, ma riepiloga i concetti essenziali.

Io vi consiglierei il seguente approccio:

Leggete prima il W Jilead, poi l'Edwards - Magee, e poi rileggete nuovamente il Jilead.
A questo punto ne saprete abbastanza riguardo alla teoria della lettura dei grafici.
Ma non basta! Il vostro obiettivo è guadagnare, non essere bravi nell'interpretazione dei grafici!
Questo vi potrà aiutare, ma non sarà sufficiente.

Le cose che ancora vi mancheranno saranno:

  1. L'esperienza. Per questo la strada è una e una sola: guardate numerosi grafici (intendo centinaia), e cercate di riconoscere le formazioni che avete studiato. Non sognatevi nemmeno di passare all'applicazione pratica (cioè all'impiego dei vostri sudati soldini), prima di riuscire a identificare con sicurezza le formazioni su cui volete speculare.
  2. Il metodo. Su questo, vi darò nei prossimi articoli alcune idee. Ma, mentre per la lettura dei grafici vi ho rimandato ad alcuni testi fondamentali, che descrivono e spiegano le formazioni, non posso fare altrettanto per il metodo. Perché sono convinto che ognuno debba sviluppare un metodo su misura, che tenga conto delle proprie attitudini e debolezze.
 

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Nota: tutte le idee espresse nel presente articolo rappresentano solo l'opinione personale dell'autore e non possono essere in alcun modo considerate sollecitazioni all'acquisto o vendita di titoli.

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