ATED10
La leggenda dei Gap
Eccomi di ritorno da una lunga assenza dovuta a problemi di salute.
L'argomento di oggi è una delle più antiche leggende nel mondo dei trader: i GAP
Ricapitoliamo che cosa è un gap. Abbiamo un gap quando il minimo del giorno è maggiore del massimo del giorno prima, o, viceversa il massimo del giorno è minore del minimo del giorno precedente. In questo caso, infatti, le sbarrette dei due giorni non si sovrapporranno, determinando un salto (gap) nel grafico
Ecco un esempio di gap:
In assoluto queste sono le formazioni più facili da identificare, e forse le uniche che non danno luogo a differenti interpretazioni: mentre ci sarà chi vedrà un triangolo dove altri vedranno un head&shoulder e così via, un gap è ben definito.
Ben diverso, però, è il discorso relativo alla sua interpretazione: di che tipo di gap si tratti e quali siano le implicazioni.
I primi trader avevano coniato un motto: "gaps are ALWAYS filled" (i gap sono sempre riempiti), cioè il prezzo del titolo sarebbe ritornato nel range lasciato libero dal gap in modo da 'riempirlo'
Mettiamo subito in chiaro il mio punto di vista al proposito: questa è una leggenda del tutto priva di fondamento, e in ogni caso non è nulla su cui si possa costruire una strategia di trading.
Mentre posso essere d'accorso che, prima o poi (ma parlo di diversi decenni) è probabile che un titolo ritorni ai prezzi corrispondenti al vuoto del gap (ma questo vale nella medesima misura per qualunque prezzo che il titolo abbia mai assunto), spesso ciò accade dopo che il titolo ha già compiuto una mossa importante e per dimensioni e per durata. Sono convinto che nessuno di voi ha intenzione di comprare un titolo per guadagnare il 3% dopo che saranno passati 15 anni e che nel frattempo avrà ritracciato dell'80%!! (okay, è un caso limite ma non tanto quanto sembrerebbe)
Vediamo ora, invece, cosa possiamo trarre di costruttivo dai gap.
Innanzitutto, esistono diversi tipi di gap: breakaway gap, continuation gap, exaustion gap.
Partiamo dai breakaway gap: sono quelli che si formano quando un titolo esce da una formazione di congestione (vedere il mio precedente articolo al proposito). Questo in generale prelude a una mossa importante nella direzione del gap.
Abbiamo un continuation gap quando un titolo, che sta seguendo un trend ben definito, ha un gap nella direzione del trend. Questo può essere un segnale di attenzione, che indica come la mossa sia giunta a circa metà del suo percorso
Infine si parla di exaustion gap quando abbiamo un gap che segna la fine di una mossa, in generale accompagnato da un elevato volume. Spesso i prezzi invertiranno la loro direzione il giorno successivo.
A fianco di questi, c'è inoltre da osservare come spesso, nel protrarsi delle formazioni di consolidamento, si manifestano dei piccoli gap, che sono in generale dovuti alla contrazione dei volumi. Questi sono una conferma della esistenza di una formazione di consolidamento e in generale preludono a una mossa importante. Ma attenzione: a questo livello, dal momento che il titolo è ancora all'interno dell'area di congestione, non sapete in che direzione sarà la mossa, a differenza di quanto accade nei breakaway gap. Per cui, in questi casi, tenetevi pronti ma aspettate, aspettate che il titolo vi indichi quella che sarà la sua probabile direzione uscendo dall'area di congestione in un senso o nell'altro.
Riassumiamo quindi le implicazioni pratiche di quanto detto sino ad ora:
Saluti a tutti e arrivederci tra 15 giorni
Alla prossima
Gabriel K
Gabriel K accetta volentieri qualunque feedback all'indirizzo AT@borsarc.com.
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Nota: tutte le idee espresse nel presente articolo rappresentano solo l'opinione personale dell'autore e non possono essere in alcun modo considerate sollecitazioni all'acquisto o vendita di titoli.
BorsaRC | Tools Analisi Borsa | info@borsarc.com | ultima modifica Mar 2001. |